Modello per la richiesta di riduzione dell’affitto. Tenere sotto controllo il tasso di riferimento.

I canoni di affitto sono spesso elevati, soprattutto se si sceglie un appartamento nuovo, in una posizione particolarmente ambita o se si abita in una grande città.

Secondo l’indice dei canoni di locazione, inoltre, dal 2005 gli affitti sono aumentati di quasi il 20%, mentre nello stesso periodo l’inflazione è stata inferiore al 5%. E nessuno ha voglia di pagare più del dovuto per l’affitto di un’abitazione o di un locale commerciale. Un calo del tasso d’interesse di riferimento dà diritto a una riduzione del canone di affitto. Per richiederla, potete utilizzare il nostro modello per la domanda di riduzione dell’affitto.

Il canone di affitto è concordato per contratto e di norma non può essere contestato a posteriori. Il diritto di locazione, tuttavia, prevede la possibilità di una riduzione del canone di affitto per esempio nel caso di un calo del tasso di interesse di riferimento per le ipoteche. Il tasso di riferimento è calcolato in base al tasso di interesse medio delle banche per le ipoteche.
Se intendete avanzare una richiesta di riduzione dovete verificare prima di tutto qual è il tasso d’interesse di riferimento su cui si basa il vostro canone di affitto netto e se è superiore a quello attuale. Il tasso di riferimento applicato al vostro canone di affitto è quello valido al momento della stipula del contratto di locazione o dell’ultima modifica del canone di affitto. Sul sito web dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) è sempre disponibile il tasso d’interesse attuale. Il link al sito è riportato anche nel nostro modello per la richiesta di riduzione del canone di affitto.
Con il nostro modello per richiedere la riduzione dell’affitto potete invitare gentilmente il locatore a ridurre l’affitto netto al prossimo termine utile per la disdetta. La comunicazione deve pervenire al locatore prima dell’inizio del termine di preavviso. Il nostro modello per la richiesta di riduzione dell’affitto concede al locatore un termine di 30 giorni per inviare una risposta. La lettera chiede inoltre al locatore di precisare le ragioni di un eventuale rifiuto della riduzione del canone di affitto, come l’inflazione o l’aumento dei costi di manutenzione, per esempio.
L’inflazione indica la percentuale di aumento del prezzo di beni e servizi in un determinato periodo. È calcolata utilizzando l’indice nazionale dei prezzi al consumo, che, sulla base di un paniere di beni, rappresenta il consumo regolare di un nucleo familiare medio in Svizzera. Il locatore può trasferire sull’affitto solo il 40% dell’inflazione, per cui è possibile che la riduzione del tasso di interesse di riferimento si ripercuota solo in parte sul canone di affitto.
Abbiamo preparato per voi due modelli per la richiesta di riduzione del canone di affitto: uno per singoli locatari e uno per chi affitta l’appartamento ad esempio insieme al proprio partner. Compilate il modello per la richiesta di riduzione dell’affitto in ogni sua parte, firmatelo e inviatelo al locatore mediante lettera raccomandata, avendo cura di conservarne una copia per voi. Dopodiché non vi resta che attendere la risposta del locatore e, se non la ricevete o se la reazione del locatore non vi sembra corretta, vi consigliamo di richiedere una consulenza o di rivolgervi all’autorità di conciliazione competente.
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