Quando il dipendente gioca a nascondino

Da ieri uno dei miei dipendenti è assente ingiustificato dal lavoro: come mi consigliate di comportarmi?

La prima cosa da fare è cercare di capire quanto prima il motivo dell'assenza. Per farlo, telefonate al dipendente (per ovvie ragioni, vi consigliamo di farlo alla presenza di un testimone). In assenza di una giustificazione grave (infortunio, malattia), occorre diffidare il dipendente, ricordandogli i suoi obblighi contrattuali e giuridici e invitandolo a riprendere il lavoro in giornata. Se non lo fa, rinnovategli quanto sopra per lettera raccomandata, sempre in giornata, rifacendovi esplicitamente alla telefonata intercorsa e invitandolo in tono formale a tornare al lavoro immediatamente. Conservate copia della lettera e della ricevuta della raccomandata.

Possibilità di indennizzo

Se neanche la lettera ottiene l'effetto sperato, si può ricorrere all'art. 337d del Codice delle obbligazioni (CO) che così recita: «Se il lavoratore senza una causa grave non inizia o abbandona senza preavviso l'impiego, il datore di lavoro ha diritto a una indennità.» Questa corrisponde ad un quarto del salario mensile, a cui vanno ad aggiungersi un eventuale risarcimento. Tale indennità può essere detratta dal salario. In alternativa è possibile, entro e non oltre 30 giorni dalla mancata presentazione al lavoro o dall'abbandono del posto di lavoro, denunciare il dipendente o avviare un'azione esecutiva. Trascorso tale termine, non avete più la possibilità di far valere questo vostro diritto.

Le competenze del giudice

A tale proposito il giudice dispone di due importanti prerogative. Primo: il giudice può, a proprio giudizio, ridurre l'indennità richiesta. Secondo: Il lavoratore licenziato immediatamente senza una causa grave ha diritto a quanto avrebbe guadagnato se il rapporto di lavoro fosse cessato alla scadenza del termine di disdetta o col decorso della durata determinata dal contratto. Il giudice può inoltre obbligare il datore di lavoro a versare al lavoratore un’indennità ch’egli stabilisce secondo il suo libero apprezzamento, tenuto conto di tutte le circostanze. È appunto per ridurre al minimo questo rischio che è importante la diffida di cui dicevamo sopra.

Dubbi sul certificato medico

Se durante la telefonata emerge che l'assenza è dovuta a malattia o infortunio, chiedete di inviarvi subito un certificato medico. Se, pur avendolo ricevuto, dubitate che sussista effettivamente un'incapacità lavorativa, invitate il dipendente a farsi visitare da un medico di fiducia dell'impresa, beninteso a spese di quest'ultima. Il Codice delle obbligazioni non dice se il dipendente che viene invitato a farlo sia anche giuridicamente tenuto a farsi visitare dal medico del datore di lavoro. Nel caso specifico occorrerà pertanto verificare se il datore di lavoro, oltre ad un semplice invito, possa anche intimare al dipendente di sottoporsi agli accertamenti. A tale proposito è consigliabile inserire nel contratto di lavoro una clausola che riconosca al datore di lavoro tale diritto.

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